Toffia, un affascinante borgo situato nel cuore dell’Italia tra le colline della Sabina, è rinomato per la sua ricca storia e la sua architettura, in particolare per i suoi antichi palazzi che risalgono a diverse epoche storiche.

Il Borgo di Toffia

Posizione

Via Collitrone, 48
02039 Toffia (RI)

Orari di apertura

Sempre aperto

Contatti

Toffia, un affascinante borgo situato nel cuore dell’Italia tra le colline della Sabina, è rinomato per la sua ricca storia e la sua architettura, in particolare per i suoi antichi palazzi che risalgono a diverse epoche storiche.

Avventuratevi nelle strade lastricate di questo incantevole borgo e lasciatevi trasportare indietro nel tempo mentre scoprite la maestosità dei palazzi che circondano il centro storico. Ogni palazzo racconta una storia unica, dalle imponenti dimore delle famiglie nobili che hanno governato la regione, alle affascinanti residenze degli artisti e degli intellettuali che hanno contribuito a plasmare il tessuto culturale di Toffia.

Durante questo itinerario, avrete l’opportunità di ammirare l’architettura in stile rinascimentale e barocco, con facciate decorate, cortili interni eleganti e dettagli architettonici affascinanti. Viaggerete attraverso le epoche esplorando le dimore di antiche famiglie aristocratiche, scoprirete le stanze segrete che custodiscono tesori artistici e vi perderete nei giardini incantati che circondano questi palazzi storici.

Iniziamo il nostro percorso proprio dalla porta principale, Porta Maggiore. Troviamo subito Palazzo Ruffetti, costruito da Fabrizio Ruffetti nel 1596, forse su disegno di Antonio da Sangallo il Giovane. L’iscrizione commemorativa posta sul marcapiano sotto le finestre del primo livello ricorda questa data, e il palazzo fu completato dal figlio Mario. Successivamente appartenuto alla famiglia Bufalieri, il palazzo ha mantenuto una vocazione didattica, diventando sede delle Scuole Elementari di Toffia negli anni cinquanta del Novecento.

Poco dopo la Biblioteca di Toffia, c’è Palazzo Orsini, costruito nel XV secolo. Con le sue linee semplici e superbe, è un magnifico esempio dell’architettura umanistica. Gli Orsini possedevano più di una dimora a Toffia, il che non sorprende considerando il loro dominio sulla Commenda farfense dal 1437 al 1543 e la loro ricostruzione della chiesa di Farfa, consacrata nel 1496 sopra la precedente basilica carolingia.

Proseguendo, troviamo Casa degli Oddoni e Casa Locchi, attaccati tra loro ma di due epoche storiche diverse. All’inizio di Via Montecavallo, salendo verso la Chiesa di S. Maria Nova, si incontra il settecentesco Palazzo Palica, poi Castellani Brancaleoni, oggi di vari proprietari, che dà avvio a una zona più nobile del paese.

In Via Montecavallo si trova il seicentesco Palazzo Palma. Sul prospetto che guarda la valle, presenta una caratteristica loggetta incastonata tra quelle che dovevano essere due torri di guardia delle antiche mura. Sull’architrave del bel portale in travertino, figurano due colombe con palme d’olivo nel becco.

Il Palazzo Castellani Grio, come Palazzo Orsini in Via Porta Maggiore, fu costruito dalla famiglia Orsini nel XV secolo, durante il loro controllo sulla Commenda Farfense. L’edificio presenta due piani più un piano interrato.

Quasi attaccato al Palazzo Castellani troviamo la Casa di Monsignore Fido. Questa cinquecentesca dimora, ora appartenente a diversi proprietari, è probabilmente stata sede di alti prelati legati alla sede vescovile di Toffia.

Concludiamo il nostro itinerario con Palazzo Castellani e Palazzo Gabrielli. Nel primo, nel 1878, l’archeologo Fiorelli poté esaminare, grazie alla cortesia dei signori Mariano e Gaspare Castellani, un frammento di lapide giacente in una stanza sotterranea. Sebbene molto corroso e in parte illeggibile, perché usato come soglia di porta, esso costituisce una testimonianza storica preziosa.

Palazzo Gabrielli, secondo la tradizione, è stato la residenza dei vescovi sabini.