Porta Maggiore
Posizione
Piazzale Umberto I
02039 Toffia (RI)
Orari di apertura
sempre aperto
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La Porta Maggiore di Toffia è stata costruita nel tardo quattrocento, in una fase di ampliamento del paese e della sua cinta muraria. Porta Maggiore era la porta principale di accesso al castello di Toffia ed era anticamente munita di ponte levatoio: i fori dove passavano le catene per sorreggerlo sono ancora visibili, così come i successivi cardini da cui pendevano – fino a non molti anni fa – brandelli dell’antico portone.
Nella parte esterna, a destra in alto, si trova scolpito lo stemma di Toffia : la Chiesa – Castello con due torri laterali che richiamano quelle dell’imperiale Abazia di Farfa, alla quale la Comunità Toffiese è stata legata per gran parte della sua storia ultramillenaria.
All’interno della porta, ricavate nello spessore delle mura, sono facilmente riconoscibili gli spazi che erano utilizzati da chi vigilava sull’accesso al paese, uno dei quali è ancora chiamato dagli anziani del paese la casermetta. Non facilmente riconoscibili, permangono su una porzione del muro a destra entrando, tracce di un antico affresco.
Con ingresso dal lato interno di Porta Maggiore, c’è la Sala del corpo di guardia, che una volta aveva un affaccio strategico e feritoie sopra l’entrata esterna, e attualmente ospita l’Archivio Storico Comunale.
CURIOSITA'
Il Leone di Toffia
Molto rovinata – senza zampe e parte del muso – sul muretto che costeggia Piazza Umberto I a Toffia, c’è la statua calcarea di un leone, proveniente verosimilmente da una tomba romana situata lungo la Via Salaria, e databile tra il II secolo a.C. e l’età augustea.
Anche il Leone di Toffia, insieme ad altri reperti sparsi nel paese, faceva parte della cattedra episcopale presente nella Chiesa di S. Lorenzo.
Un atto notarile del 1681 infatti (esposto integralmente in questa descrizione, ma riportato in estratto anche nelle schede specifiche) restituisce la deposizione giurata di un testimone ottantaduenne che – a proposito della cattedra episcopale presente nella Chiesa di San Lorenzo – dichiara:
“sempre ho veduto e osservato, che in detta chiesa avanti l’altar maggiore di S. Lorenzo martire […] verso la parte dell’evangelio, vi era fissa nel muro una sedia di pietra grande, quanto una sedia da potervi sedere un uomo, fatta in forma di sede episcopale, quale, sentivo dire dai vecchi, e da altri pubblicamente, che vi era detta sedia di pietra perché detta chiesa di S. Lorenzo di Toffia era la seconda sede di Sabina, e mi ricordo benissimo che con occasione che il coro di detto altare […] minacciava ruina, dell’anno 1664, fu demolito, e fatta di nuovo da fondamenti la cappella di S. Lorenzo in detta chiesa, in detto tempo da muratori fu rimossa, e guasta detta sedia episcopale e non ci fu mai rimessa. Gli avanzi di detta sedia esistono tuttora dispersi nel paese, cioè a dire il piedistallo è rimasto nella propria chiesa, che sta a cornu epistole dell’altare maggiore; un busto di leone, che stava una volta murato nel parapetto della fontana, sta vicino ad essa gettato in terra verso la bottega della ferraia; un laterale di detta sedia trovasi collocato per seditore nel sito in voc. Piazzetta [nota a lato:“con altre pietre addette alla sedia medesima”], vicino alla casa che una volta era della famiglia Fidi, ed ora di Vincenzo Paoletti, e l’altro laterale vedesi posto per soglia sulla Porta detta di Cancello …”