Il convento porta il titolo di Santa Maria del Giglio e fu fondato sotto il pontefice Sisto IV (1471-1484). Dato dapprima ai frati chiamati Clareni e poi, su istanza del B. Amedeo, conceduto ai minori osservanti di S. Francesco. Questi ultimi, restarono in questo convento fino all’arrivo delle truppe francesi che invasero lo Stato Pontificio agli inizi del secolo XIX.
Il monastero restò quindi vuoto ed abbandonato per molti anni, il tempio della Madonna del Giglio fu privato del suo culto ed i contadini dei dintorni non avevano più un soccorso religioso. L’autorità diocesana cercò di rimediare a questa situazione e dopo laboriose contrattazioni, il Cardinale Carlo Odescalchi, verso la fine del 1837 affidò il convento e la chiesa ai Passionisti.
Questi restaurarono completamente la chiesa e aprirono le due cappelle laterali. La cerimonia della consacrazione della chiesa e dell’altare maggiore ebbe luogo la domenica del 24 ottobre 1858, presieduta dal Cardinale Ferretti. In seguito a numerosi problemi amministrativi con il governo del Piemonte installatosi a Perugia, i Passionisti furono definitivamente cacciati dal convento del Giglio agli inizi del 1865.
Santuario di Santa Maria del Giglio
Posizione
Vicolo del Giglio, 10
02046 Magliano Sabina (RI)
Orari di apertura
Non definito
Contatti
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Il convento porta il titolo di Santa Maria del Giglio e fu fondato sotto il pontefice Sisto IV (1471-1484). Dato dapprima ai frati chiamati Clareni e poi, su istanza del B. Amedeo, conceduto ai minori osservanti di S. Francesco. Questi ultimi, restarono in questo convento fino all’arrivo delle truppe francesi che invasero lo Stato Pontificio agli inizi del secolo XIX.
Il monastero restò quindi vuoto ed abbandonato per molti anni, il tempio della Madonna del Giglio fu privato del suo culto ed i contadini dei dintorni non avevano più un soccorso religioso. L’autorità diocesana cercò di rimediare a questa situazione e dopo laboriose contrattazioni, il Cardinale Carlo Odescalchi, verso la fine del 1837 affidò il convento e la chiesa ai Passionisti.
Questi restaurarono completamente la chiesa e aprirono le due cappelle laterali. La cerimonia della consacrazione della chiesa e dell’altare maggiore ebbe luogo la domenica del 24 ottobre 1858, presieduta dal Cardinale Ferretti. In seguito a numerosi problemi amministrativi con il governo del Piemonte installatosi a Perugia, i Passionisti furono definitivamente cacciati dal convento del Giglio agli inizi del 1865.