Per gli appassionati dei laghi, ecco l’occasione per un entusiasmante lungo weekend immersi nella natura della Sabina, una terra generosamente ricca di acque che vanta ben otto laghi, di cui quattro balneabili.

Laghi della Sabina

Itinerario Naturalistico

Tipologia

Percorso in Auto e a Piedi

Numero Tappe

4

Durata

4 Giorni

Difficoltà

Medio

Punto di Partenza

Lago del Salto

Per gli appassionati dei laghi, ecco l’occasione per un entusiasmante lungo weekend immersi nella natura della Sabina, una terra generosamente ricca di acque che vanta ben otto laghi, di cui quattro balneabili.

Tra questi, un lago si nasconde su un altipiano al confine con l’Abruzzo, mentre altri due si trovano all’interno della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile. Non dimentichiamo l’incantevole lago nell’Alta Valle del Velino.

Il nostro itinerario ci porterà attraverso la Valle del Salto e la Valle del Turano, per poi spostarci verso nord, in direzione di Rieti. Qui avremo l’opportunità di immergerci nelle acque cristalline del grazioso laghetto di Ventina e del Lago di Piediluco, entrambi resti dell’antico lacus Velinus, prosciugato dai Romani durante le opere di bonifica intraprese da Marco Curio Dentato nel 290 a.C.

Itinerario

Partiamo da Roma per avventurarci nel suggestivo paesaggio del Lago del Salto, raggiungibile attraverso la strada A24, con uscita Valle del Salto. Seguendo la SR578 Salto Cicolana, ci immergiamo gradualmente nell’atmosfera rilassante che ci aspetta. Attraversiamo Fiamignano e poi scendiamo verso il pittoresco borgo di Sant’Ippolito, abbracciato dalle rive del lago. Questo bacino, nato dall’intervento umano, ci accoglie con la sua invitante atmosfera balneabile.

Le sue spiagge, alcune delle quali dotate di comodi servizi come noleggio di sdraio e ombrelloni, offrono la possibilità di godersi il sole o di avventurarsi in una tranquilla canoa per esplorare il lago da una prospettiva diversa. Tra le opzioni, la Spiaggia della Diga del Salto, che include anche un’area per il campeggio, e la Spiaggia Altobelli a Borgo San Pietro, affacciata in modo pittoresco sulle acque del lago.

Anche per chi preferisce nuotare, l’esperienza è unica: le acque del lago offrono uno spettacolo mozzafiato, circondate come sono dalla rigogliosa natura che abbraccia le sue sponde. Le maestose montagne del Nuria e Navegna fungono da cornice, arricchite da boschi di querce e castagni che accentuano la bellezza del paesaggio.

Nel pomeriggio, concediamoci una passeggiata tra le viuzze di due borghi affacciati sul lago: Petrella Salto e Fiamignano. Qui, troviamo un accogliente albergo dove trascorrere la notte. Prima di chiudere gli occhi, assaporiamo le delizie culinarie locali in uno dei ristoranti panoramici che si affacciano sul lago, godendo di una vista incantevole.

Per chi desidera esplorare ulteriormente la zona, l’altopiano del Rascino, nei dintorni di Fiamignano, offre uno spettacolo naturale altrettanto affascinante: il lago di Rascino, incastonato tra le maestose montagne dell’Appennino Abruzzese, una vera delizia per gli amanti della pesca, grazie alla sua popolazione di lucci.

Alla stessa latitudine della suggestiva Valle del Salto si estende la Valle del Turano, separata da essa dal maestoso Monte Navegna. Il percorso per raggiungerla è avvincente: ci addentriamo lungo la SP67 per circa 25 chilometri, attraversando una galleria di ben 9 chilometri, fino ad arrivare al magnifico Lago del Turano. Qui, accanto alle sue acque tranquille, si staglia l’antico borgo medievale di Castel di Tora, che si specchia nel bacino artificiale, e il pittoresco paese di Colle di Tora, arroccato su una stretta lingua di terra che si protende nel lago.

Le tonalità più delicate e rilassanti delle acque e del paesaggio circostante, nonostante la presenza delle montagne, donano un’atmosfera di pace e serenità. Nella zona, si trovano incantevoli hotel e B&B dove poter trascorrere la notte, dopo una giornata all’insegna del divertimento sulle rive del lago e di esplorazione della cultura enogastronomica locale.

La Valle del Turano è rinomata non solo per la sua straordinaria varietà di prodotti della terra e delle montagne, tra cui spiccano i prelibati tartufi, ma anche per le specialità ittiche del lago. Tra queste, le “rosciole”, pesci tipici del lago che vengono celebrati ogni luglio durante una suggestiva festa tradizionale. Da non perdere le paste fresche tirate a mano e l’olio extravergine di oliva della Sabina DOP, testimone della ricchezza enogastronomica della zona.

Sul Lago del Turano, inoltre, è possibile praticare una varietà di sport acquatici, come canoa e pesca, oppure concedersi una rinfrescante nuotata per immergersi appieno nella bellezza della natura circostante.

Il terzo giorno della nostra avventura ci vedrà remare controcorrente lungo il fiume Turano fino a Rieti, per esplorare i suggestivi laghi della Valle Santa. Dopo aver attraversato Rieti, ci immetteremo sulla via Salaria per raggiungere il pittoresco lago di Paterno, incastonato nel borgo di Castel Sant’Angelo all’inizio dell’Alta Valle del Velino, ad est di Rieti. Questo luogo non solo è un incanto naturale, ma possiede anche un’importanza storica considerevole, poiché si dice che proprio qui i Romani stabilirono il centro geografico d’Italia.

Dopo una breve esplorazione, riprenderemo la nostra strada in direzione della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, un’oasi di pace immersa nella natura della piana reatina. Anche se i laghi non offrono spiagge balneabili, vale assolutamente la pena avventurarsi lungo i sentieri circostanti per godere degli spettacolari panorami delle acque alimentate dal fiume Velino. Gli amanti dell’osservazione degli uccelli troveranno inoltre un paradiso qui, grazie alla ricca varietà di specie presenti.

Prima di proseguire, ci concederemo una pausa pranzo in uno dei deliziosi agriturismi o ristoranti della zona, gustando le prelibatezze locali come trote e gamberi di fiume freschissimi. Poi, riprenderemo il nostro viaggio verso il Lago di Ventina, situato nel comune di Colli sul Velino. Questo piccolo gioiello ellittico, circondato da colline verdi, si trova nel cuore della Valle Santa, a pochi passi dal suggestivo Santuario del Presepe di Greccio.

Qui, ci concederemo un momento di puro relax sulla graziosa spiaggetta all’ombra di una maestosa quercia, magari dopo una rinfrescante nuotata nelle acque cristalline o un’emozionante sessione di carpfishing per gli appassionati. Infine, ci avventureremo fino a Labro, al confine con l’Umbria, dove trascorreremo la notte in uno dei pittoreschi paesi della Conca Reatina.

Il punto più alto di Labro ci regalerà una vista mozzafiato sul Lago di Piediluco, che sarà la nostra ultima tappa prima di concludere questo indimenticabile viaggio.

Per l’ultimo giorno della nostra avventura tra i laghi della Sabina, ci immergiamo nella bellezza delle sponde del Lago di Piediluco. Abbandoniamo il Lazio e ci dirigiamo verso l’Umbria, trovandoci nella provincia di Terni nonostante la vicinanza con Rieti. Questo lago, insieme agli altri cinque della piana reatina, è il residuo più esteso dell’antico lacus Velinus, che un tempo occupava l’intera valle prima della bonifica romana che trasformò queste terre in fertili campi agricoli.

Le sue rive offrono paesaggi incantevoli, con una natura imponente che circonda il bacino naturale. Vicino al grazioso villaggio di Piediluco, troviamo stabilimenti attrezzati per una giornata di relax completo o per praticare sport acquatici come il canottaggio (qui ha sede il Circolo Canottieri di Piediluco), la pesca o, grazie ai divertenti eco-battelli, possiamo optare per un giro del lago, particolarmente suggestivo al tramonto. Dopo una rigenerante nuotata, ci concediamo una passeggiata tra le pittoresche stradine del paese, che vanta una chiesa trecentesca dedicata al passaggio di San Francesco d’Assisi.

Per la cena, possiamo deliziarci in una delle numerose trattorie tradizionali della zona, dove potremo gustare una vasta selezione di specialità a base di pesce d’acqua dolce.

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