Cantalupo in Sabina

Cantalupo in Sabina

Popolazione: 1.663 al 01/01/2024

Altitudine: (s.l.m.) 297 m.

Distanza da Roma: 63,5 km.

Distanza da Rieti: 43 km.

Cantalupo sorge sui resti di ville di epoca romana e sulle fondamenta di due piccoli villaggi nati dopo la caduta dell’impero romano, i cui abitanti, tra l’VIII e il IX secolo dettero origine, sul punto più alto del territorio, al Castrum Cantalupi, citato per la prima volta nel 1037 nel Regesto Farfense. I primi “consorti” del Castrum Cantalupi, i Conti di Cuneo, iniziarono la costruzione della Rocca, che nel 1278 entrò a far parte dei possedimenti della Santa Sede, con il giuramento a Papa Niccolò III.

Successivamente, prima i conti di S. Eustachio (sec. XIII e XIV) danno vita al “Palatium”, mentre i Savelli dominano per tutto il XV sec. poi si susseguono diversi proprietari per matrimoni tra casate: i Cesi di Acquasparta, i Vaini, i Lante della Rovere, fin quando nel XIX sec. il feudo fu acquistato dal Patriziato Sabino. Dal 1862 ai giorni nostri, il Palazzo ed i beni appartengono alla famiglia dei Baroni Camuccini. Fu Giovanni Battista Camuccini, figlio del Pittore neoclassico Vincenzo, che acquistò l’intera proprietà da Ruggero De Podenas. Il passaggio di tanti proprietari, ma in particolare quello dei Cesi e dei Camuccini, hanno lasciato molte importanti tracce.

Nel 1860, Cantalupo entra a far parte del Regno d’Italia, dapprima compreso nella provincia di Perugia e successivamente in quella di Roma; con Regio decreto del 1863 l’antica denominazione di Cantalupo è modificata in Cantalupo in Sabina. Nel 1927, con il riassetto amministrativo operato dal Fascismo, il comune viene soppresso ed aggregato ad Aspra (attuale Casperia), incluso nella neoistituita provincia di Rieti, per essere nuovamente ricostituito come ente autonomo nel 1940, sempre nell’ambito della provincia di Rieti.