L’antica mola di Paganico Sabino

Nascosta nel cuore della suggestiva Gola dell’Ovito, La Mola è un antico mulino a grano che porta con sé il fascino del passato e la forza della natura. Situata tra pareti rocciose e cascate fragorose, questa storica struttura è oggi un esempio di recupero architettonico e valorizzazione del territorio.
La Mola risale a poco dopo il 1866, quando fu costruita grazie a un’autorizzazione per l’uso delle acque del torrente Ovito. All’epoca, faceva parte di un’area nota come Pianemole, un vero e proprio distretto dei mulini, dove l’acqua era la principale fonte di energia per la macinazione del grano.

Non mancano gli aneddoti storici: nel 1848, un episodio di ribellione vide un gruppo di contadini irrompere nella mola per protestare contro la tassa sul macinato. E nel 1944, un mugnaio fu assolto dal tribunale dopo aver descritto il grano macinato come “sciattume”, un termine dialettale che il giudice non comprese, ma che bastò per far vincere la causa al mugnaio.
Dopo un lungo periodo di abbandono, La Mola è stata restaurata grazie a un progetto sostenuto dall’Unione Europea, trasformandosi in un piccolo ostello immerso nel verde. Ma la sua storia non si ferma qui: i progetti futuri prevedono il ripristino delle antiche strutture idrauliche, regalando ai visitatori l’esperienza di vedere il grano trasformarsi in farina sotto il lento movimento delle macine.
Oggi La Mola non è solo un edificio: è un punto panoramico unico, una tappa imperdibile per chi ama l’escursionismo, un luogo dove la storia si intreccia con il paesaggio. È il simbolo di una memoria recuperata, dove acqua, pietra e comunità si incontrano e raccontano il passato ai visitatori di ogni età.