Punto Panoramico di Porta Collitrone
Posizione
Via Collitrone, 51
02039 Toffia (RI)
Orari di apertura
Sempre aperto
Contatti
Tel.
Mail:
Porta Collitrone merita una visita – meglio a piedi percorrendo i vicoli più piccoli e periferici del centro storico di Toffia – perché offre ai visitatori un suggestivo panorama della Valle del Farfa, dal complesso monumentale dell’ex convento francescano di S. Alessandro all’arroccato Comune di Mompeo, da Fara Sabina alla Torre Ugonesca di Montopoli.
La Porta Collitrone di Toffia è una delle tre porte di accesso al centro storico del paese. Situata a sud-ovest dell’abitato, in un punto strategicamente inespugnabile come la punta dello sperone roccioso su cui è stata costruita Toffia, Porta Collitrone è oggi raggiungibile anche in macchina, attraverso una recente circonvallazione realizzata sul lato occidentale dell’abitato.
Da Porta Collitrone, attraverso gli antichi sentieri di collegamento utilizzati per secoli dagli abitanti nella vita quotidiana – le anziane raccontano oggi che nella loro gioventù era normale scendere al fosso a lavare i panni, in estate e in inverno “… e non era tanto la discesa o il lavarli, quanto tornare su con i panni bagnati, con il cesto sulla testa e l’acqua che ti scolava addosso…” – si può uscire dal paese, scendendo lungo uno dei due versanti .
CURIOSITA'
Madonna del Collitrone
Uscendo da Porta Collitrone a Toffia e non molto lontano dal paese, scendendo sul ripido pendio che conduce al vecchio ponticello sul Rio/Carlo Corso, si incontra una piccola edicola denominata la Madonna del Collitrone, edificata sembra per un voto. La località è chiamata in dialetto i Bussi, sopra la Rocchetta, dove i due piccoli torrenti che circondano Toffia – il Rio/Carlo Corso e il Riana – si uniscono per confluire nel Farfa, formando una sorta di isola.
Gli anziani raccontano di aver sentito raccontare – sfioriamo quindi l’aspetto leggendario – che quando la strada era utilizzata come collegamento privilegiato con l’Abazia di Farfa da qui arrivava il Vescovo e, prima di entrare nel paese e salire nella chiesa, si fermava nell’edicola della Madonna del Collitrone, per cambiarsi e indossare l’abito talare.
La cappellina è stata restaurata l’ultima volta nel 1924, dalla signora Chiara Massari di Toffia.
Il sentiero è impervio e poco tracciato.