In posizione strategica, arroccato e inespugnabile, dalla zona di Criptula (che inizia dall’odierna Via Grottuccia) si accedeva all’antico castello di Toffia e Piazza Lauretana ne era il cuore: non a caso nel Catasto Gregoriano del 1819 era ancora chiamata Piazza del Castello.
Piazza Lauretana
Posizione
Piazza Lauretana, 3
02039 Toffia (RI)
Orari di apertura
Sempre aperto
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In posizione strategica, arroccato e inespugnabile, dalla zona di Criptula (che inizia dall’odierna Via Grottuccia) si accedeva all’antico castello di Toffia e Piazza Lauretana ne era il cuore: non a caso nel Catasto Gregoriano del 1819 era ancora chiamata Piazza del Castello.
Sulla piazza risalta la semplice e bellissima facciata della Chiesa della Madonna di Loreto o Santa Maria in Criptula che fino al 1507 fungeva da parrocchia del castello, con portale in travertino con un architrave che riporta la scritta Sub Solo Lateranen, perché per un periodo soggetta al Capitolo di S. Giovanni in Laterano. Nel minuscolo campanile a vela, pende una campana del 1300.
In cima alle scale, sull’altro lato della piazza, la chiesa sconsacrata di S. Bernardino, ora teatro – citata nelle visite pastorali del 1616 e del 1683 “… sotto il protettorato della Compagnia del Gonfalone, che vive di elemosine …” – con all’interno un grande affresco quattrocentesco raffigurante una Madonna con Bambino, S. Bernardino e San Sebastiano.
In un angolo della piazza accanto all’imbocco di Via Montecavallo il cosiddetto Marmo di Piazza, una grossa pietra ovale di epoca romana proveniente forse da una tomba lungo la Salaria, che riporta incise sulla superficie una scacchiera ed un filetto, gioco tipico dei militari romani durante i turni di guardia. Secondo la tradizione, la pietra era utilizzata come tavola dove si stipulavano affari, saggiando la qualità della moneta sulla sua superficie in virtù del suo buon suono. Anche il basamento – di stile romanico – è particolare, ma su questa e le altre pietre presenti sulla piazza si può al momento soltanto ipotizzare una relazione con una testimonianza raccolta in un atto del 1681 dove si afferma che “… un laterale della sedia episcopale proveniente dalla chiesa di S. Lorenzo trovasi collocato per seditore in voc. Piazzetta, con altre pietre addette …”.
Dalla piazza infine lo sguardo spazia sulla montagna, ceduta insieme al palazzo dagli Orsini alla Comunità di Toffia, “con diritto al popolo di farvi gratuitamente legnatico”.