La ex Chiesa di San Sebastiano a Toffia, “è situata a destra del torrente Rio tra il ponte nuovo e quello vecchio presso la strada romana” e secondo la tradizione deve il suo nome all’aver ospitato – per qualche tempo – le reliquie del santo.
Chiesa di San Sebastiano
Posizione
Via Farense, 24
02039 Toffia (RI)
Orari di apertura
Non visitabile all’interno
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La ex Chiesa di San Sebastiano a Toffia, “è situata a destra del torrente Rio tra il ponte nuovo e quello vecchio presso la strada romana” e secondo la tradizione deve il suo nome all’aver ospitato – per qualche tempo – le reliquie del santo.
Per la Storia ufficiale nell’anno 824 Ilduino di Saint-Denis, Arcicappellano dell’Imperatore Ludovico il Pio, accompagnò a Roma Lotario – figlio di Ludovico – in occasione della contrastata elezione di Papa Eugenio II, e da Roma riportò le reliquie di San Sebastiano che fece custodire nell’Abazia di Saint-Médard.
Secondo la tradizione però, successe che quando “Ludovico il Pio richiese a Eugenio II il corpo di S. Sebastiano […] il Papa era di malavoglia per accondiscendere, quando Ingoaldo [all’epoca Abate di Farfa] riuscì a trafugare le preziose reliquie del martire, ed a sostituirle, cosa che a quei tempi avveniva facilmente …”. Secondo quest’ipotesi le vere ossa del santo sarebbero state nascoste nella Chiesa – appunto – di S. Sebastiano.
La Chiesa di S. Sebastiano è sicuramente attestata come chiesa rurale in documenti del 166o e del 1715, ma è citata anche nella visita pastorale del 1616, dove si dichiara che vi era una compagnia dedicata al santo che aveva “una rendita di due scudi annui per acquistare la cera, frutto di un prato sito presso il Moricone detto Prato di S. Sebastiano” e all’Archivio di Stato di Rieti in un fascicolo del 1690, si conservano una mappa e i documenti relativi al restauro del vicino “ponte di S. Sebastiano “.
La Chiesa di S. Sebastiano, appartenuta alla Confraternita delle Stimmate fin dal 1776, è stata officiata fino al 1900 circa e vi si celebrava una messa cantata il 20 gennaio, con una devota processione preceduta da una statuetta d’argento detta la Mazzetta, come ringraziamento per aver fatto cessare la peste del 1653 . Una volta sconsacrata, nel 1926 la Chiesa di S. Sebastiano è stata venduta a privati.