La fabbrica fu edificata probabilmente sui resti di un’antica villa romana per opera dei figli di Giordano Orsini. Il Palazzo è costituito da tre corpi principali con una struttura a “C” e da un cortile interno

Palazzo Orsini

Posizione

Vicolo Giuseppe Mazzini, 1
02048 Stimigliano (RI)

Orari di apertura

Non definito

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Il visitatore non tralascerà di inoltrarsi nel centro storico del paese che raggiungerà attraversando la monumentale porta bugnata d’ingresso (XVI se.), oltre la quale, il borgo antico pare quasi raccogliersi intorno all’imponente Palazzo Baronale di Stimigliano, all’ombra del Torrione visibile a diversi chilometri di distanza.

La fabbrica fu edificata probabilmente sui resti di un’antica villa romana per opera dei figli di Giordano Orsini. Il Palazzo è costituito da tre corpi principali con una struttura a “C” e da un cortile interno. Fu Enrico Orsini ad ampliare l’edificio nella metà de ‘500, lasciandolo, peraltro, incompiuto. Il grande corridoio interno fu affrescato dai seguaci di Taddeo e Federico Zuccari, autori dei dipinti del Castello di Cantalupo: le pitture richiamano episodi della vicenda terrena di Giuseppe e Maria. Una lapide ricorda la visita del vescovo di Sabina, Paleotti.

Dal cortile del severo ed elegante edificio, si scende nel cortile d’armi da cui si accede alla cappella gentilizia dedicata alla vita di San Giuseppe e inaugurata nel 1595 come testimoniato dall’epigrafe posta nella cappella stessa.

L’interno della sala è riccamente decorata con stucchi e affreschi, tra i quali è doveroso ricordare quello raffigurante “La fuga in Egitto”. Come ricordato da una lapide sul pavimento, al suo interno, venne sepolto Enrico Orsini (1604).

Nei sotterranei del Palazzo, fu rinvenuta la seguente iscrizione forse parte di un sarcofago (I):
T. FLAVIO . T . L . ANTIOCHO
EROS ET SUIS FERERUNT
FLAVIAE T . L. APAMEAE
T. FLAVIO T. L. AMPHIONI
FLAVIAE T. L. TERTIAE
QUOD QUISQUE VESTRUM MORTUO
OPTARIT MIHI
ID ILLI EVENIAT SEMPRE VIVO ET MORTUO

Nel XVIII secolo i Conti Negroni, nuovi proprietari del Palazzo, apportarono ulteriori modifiche alle strutture architettoniche della loro residenza che è rimasta praticamente immutata anche dopo l’acquisto effettuato dalla famiglia Bartoli nel 1832.

Infine è da ricordare che il “Palazzo Baronale di Stimigliano fu per alcuni anni sede del Governo della Sabina Tiberina dove il prelato aveva il titolo di Preside Generale.