Il borgo fortificato, eretto nel 1576 dalla famiglia Orsini, sostituì il vecchio castello ormai trasformato in convento monacale. Progettato secondo i principi rinascimentali del “borgo-fortezza”, era pensato per essere completamente autosufficiente in caso di assedio.

Il Borgo di Roccantica

Posizione

Via del Campanile, 18
Roccantica, 02040, RI

Orari di apertura

Sempre aperto

Il borgo fortificato, eretto nel 1576 dalla famiglia Orsini, sostituì il vecchio castello ormai trasformato in convento monacale. Progettato secondo i principi rinascimentali del “borgo-fortezza”, era pensato per essere completamente autosufficiente in caso di assedio. Al suo interno si trovavano cantine per lo stoccaggio di vino, olio e grano, una macina, un frantoio, tinaie, legnaie e piccoli orti protetti dalla cinta muraria. Questa cinta si estendeva oltre il nucleo principale del borgo e comprendeva case-torri, che fungevano sia da abitazioni che da punti di difesa. Gli abitanti, infatti, difendevano direttamente la propria casa e famiglia, non una struttura istituzionale astratta.

Alcuni degli elementi difensivi di questa fortificazione sono ancora visibili, come le case-torri con contrafforti in pietra, che si trovano lungo la Piazza San Valentino e via Romana fino a via Nuova. La cinta muraria del borgo, delimitata dalle vie San Giuseppe, Pacigno, Arcoscuro e Valentini, originariamente includeva la Porta Romana, demolita nel Settecento e sostituita dall’accesso oggi conosciuto come “le colonne”.
La costruzione della prima cinta muraria, con Porta Nuova, risale all’846, dopo la tentata invasione dei Saraceni. La Porta Reatina, invece, fa parte della seconda cinta muraria eretta dagli Orsini, orientata verso il Monte Tancia e Rieti, contestualmente alla fondazione del borgo fortificato.
Con l’ampliamento della parte bassa del paese nel 1576, gli Orsini costruirono un nuovo palazzo nobiliare e rafforzarono il borgo con nuove case-torri, che garantivano non solo la difesa, ma anche l’autosufficienza del borgo grazie agli orti interni e alle fonti idriche. Questo sistema difensivo coinvolgeva tutta la popolazione, poiché ogni abitante proteggeva la propria casa all’interno della struttura fortificata.

Nei secoli successivi, la struttura del borgo-fortezza fu modificata dai Vincentini, che aggiunsero un piccolo teatro, trasformarono il cammino di ronda e costruirono una torre di guardia di fronte al campanile della chiesa di San Valentino. Inoltre, fu realizzato un giardino interno sul lato sud con un gazebo.
Nel XX secolo, la famiglia Vincentini fu assorbita dalla casata dei Potenziani, e il complesso del borgo-fortezza cambiò più volte proprietario. Infine, con una serie di vendite frazionate, il borgo venne trasformato in una sorta di “condominio”, rendendo il complesso storico inaccessibile nella sua totalità.
Nonostante queste trasformazioni, il borgo fortificato conserva ancora tracce della sua straordinaria storia, rappresentando un raro esempio di architettura difensiva rinascimentale, dove la comunità trovava protezione e autosufficienza all’interno di mura secolari.

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