In posizione strategica, arroccato su una rupe alla confluenza di tre torrenti, difeso da tre cinte di mura, con una sola entrata con ponte levatoio, l’antico e fiero Castrum Buccinianum oggi Bocchignano è tra i più antichi e nobili castelli della Sabina.

 

Borgo di Bocchignano

Posizione

Bocchignano
02034 Montopoli di Sabina (RI)

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Sempre aperto

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In posizione strategica, arroccato su una rupe alla confluenza di tre torrenti, difeso da tre cinte di mura, con una sola entrata con ponte levatoio, l’antico e fiero Castrum Buccinianum oggi Bocchignano è tra i più antichi e nobili castelli della Sabina.

Probabilmente i primi a fortificare lo sperone di roccia sul quale sorge il castello furono i romani, e se ne troverebbe conferma sia nella struttura quadrettata del paese che nelle incisioni del filetto, gioco tipico dei militari romani durante i turni di guardia.

L’origine del toponimo è ancora oggi incerta: secondo alcuni deriverebbe dalla buccina, antica tromba di guerra costituita da un lungo tubo ricurvo di bronzo, col quale negli accampamenti romani venivano dati i segnali militari; secondo altri dall’esistenza di un tempio della dea sabina Vacuna, e a dar forza a questa ipotesi il fatto che in alcuni Instrumenti – atti pubblici, redatti da un notaio secondo le formalità d’uso – il castello veniva chiamato Vaconianum.

Le prime notizie documentate della sua esistenza risalgono al 939 (Cronichon e Regesto Farfense di Gregorio da Catino) quando Teodoranda e il marito Ingebaldo conte di Sabina, donano due terzi del castello e delle relative pertinenze alla vicina Abazia di Farfa, consegnandone simbolicamente le chiavi all’abate Campone e trasformando di fatto Bocchignano da franco e pagano a longobardo e cristiano.
Da allora, nonostante le contese tra alcune potenti famiglie aristocratiche come i Crescenzi e i Sant’Eustachio e un tentativo nel 1153 di organizzarsi come Libero Comune, il castello restò sempre sotto l’influenza della Signoria Farfense.

Appodiato di Poggio Mirteto nella prima metà dell’ottocento, nel 1853 divenne comune indipendente, ma nel 1880 – con decreto del presidente del Consiglio Agostino Depretis – fu designato definitivamente frazione di Montopoli di Sabina.

CURIOSITA'

IL CENTRO STORICO 

Per l’accesso al bellissimo castello di Bocchignano è presente un antica porta di forme seicentesce fatta costruire dal Papa di quell epoca, come riporta l’iscrizione “AERE . PUBLICO . SED . PP . CLEM . VIII . STUDIO . IAC . GUAD . ET . SCIPII . MID . D. D. D . V.I. (Opera di pubblico beneficio, sedente papa Clemente VIII,considerata probabilmente la prima opera publica costruita a Bocchignano.Passata la porta, subito a destra si notano delle ripide scalette che permettevano alle sentinelle di salire sul camminatoio sovrastante l’arco della porta.
Salendo, in via dell’archivio, troviamo la Chiesa di San Giovani Evangelista.
La chiesa parrocchiale è letteralmente circondata da incisioni del simbolo della Triplice Cinta, una catena di mura presenti in passato. Passando dietro la chiesa, dal lato opposto a quello in cui si trova il campanile, si trova un edificio direttamente collegato a quello ecclesiastico.
Attacato propio al fianco della chiesa Troviamo il severo Palazzo del Capitano Guadagni che presenta forme sobrie, in perfetto stile rinascimentale, con un piano nobile e un piano della servitù più in alto.
Secondo la tradizione a metà del ‘700, attirato dalla famiglia Guadagni, venne più volte a Bocchignano San Leonardo da Porto Maurizio che vi compì anche dei miracoli. La cameretta del Palazzo Guadagni che ricorda la presenza del santo – in Via dell’Archivio n. 3 – fu poi donata alla Parrocchia che vi ha fatto la sede della Misericordia (oggi Caritas).

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