Immerso nelle colline della Sabina, il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Scandriglia è un luogo di profonda spiritualità e storia. Edificato tra il 1478 e il 1479 per volontà di Raimondo Orsini, duca di Gravina e conte di Nerola, il santuario fu affidato ai Francescani Amadeiti, seguaci del beato Amadeo Menezes de Sylva. La chiesa presenta una facciata semplice con un portico cinquecentesco e un interno arricchito da affreschi e opere d’arte sacra.

La fondazione del santuario è legata a un evento miracoloso. Il figlio del duca Raimondo Orsini era gravemente malato e, nonostante le cure, le sue condizioni peggioravano. Il beato Amadeo, noto per la sua devozione alla Vergine Maria, fu chiamato al castello di Nerola per pregare per il bambino. Dopo aver benedetto il fanciullo e invocato la Madonna, il bambino guarì miracolosamente. In segno di gratitudine, la famiglia Orsini decise di edificare il santuario nel luogo dove si trovava un’antica cappella dedicata alla Santissima Trinità.

Tra le opere piu’ belle che si possono trovare abbiamo

L’icona della Madonna delle Grazie: situata sull’altare maggiore, questa immagine mariana è il principale oggetto di devozione del santuario, recentemente restaurata con il supporto della comunità locale.

Affreschi e opere d’arte: tra i più significativi, un trittico attribuito ad Antoniazzo Romano e una Crocifissione nel refettorio, ritenuta opera di Lorenzo da Viterbo.

Chiostro rinascimentale: accessibile dalla chiesa o dal portico, offre uno spazio silenzioso e suggestivo, ideale per la meditazione e il raccoglimento.

Questo luogo, ricco di storia e fede, continua ad attrarre visitatori e pellegrini, mantenendo vivo il legame con le sue origini spirituali e culturali.