L’intricato labirinto sotterraneo di Rieti ebbe origine con l’intento di agevolare il passaggio della Via Salaria, l’antica strada del sale, oltre il fiume Velino, proteggendo la città dalle alluvioni e dalle zone paludose che si formavano lungo le vie antiche durante le piene del fiume
Rieti Sotterranea
Posizione
Piazza Cavour
02100 – Rieti RI
Orari di apertura
Aperto su prenotazione
L’intricato labirinto sotterraneo di Rieti ebbe origine con l’intento di agevolare il passaggio della Via Salaria, l’antica strada del sale, oltre il fiume Velino, proteggendo la città dalle alluvioni e dalle zone paludose che si formavano lungo le vie antiche durante le piene del fiume.
Questi tunnel si intrecciano tra le profondità di alcune residenze nobili di Rieti, con pareti costruite con massicci blocchi di travertino caverno, che sostengono il livello stradale soprastante.
Il promontorio di travertino su cui la città si sviluppò, dalla preistoria all’alto medioevo dopo il III secolo a.C., fu circondato da una robusta rete di mura in opus quadratum, intervallate dalle porte che delimitavano il tracciato urbano della Salaria. Questa strada selciata, che attraversava l’Italia centrale, garantiva il collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, definendo nel centro cittadino il cardo e il decumano.
Dal lato meridionale, la Salaria attraversava la porta Romana, posizionata all’apice del cardo, come testimonia l’epigrafe di C. Carantio ancora oggi incastonata sulla facciata della chiesa di San Pietro Apostolo. Proseguendo verso est, attraversava la porta Herculana. Verso ovest, il decumano continuava attraverso la porta Quintia o Cinzia, tramite un passaggio secondario che si dirigeva verso l’Umbria.