Al fianco della Chiesa di S. Maria Nova a Toffia, spicca un artistico campanile alto 37 metri realizzato – secondo la tradizione – sul mastio dell’antico castello … tutto in pietra locale
Il campanile di Toffia
Posizione
Via Monte Cavallo, 27
02039 Toffia (RI)
Orari di apertura
Non definito
Contatti
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Al fianco della Chiesa di S. Maria Nova a Toffia, spicca un artistico campanile alto 37 metri realizzato – secondo la tradizione – sul mastio dell’antico castello e su disegno di Michelagelo Buonarroti: “… tutto in pietra locale, con larghe lastre di travertino alla base, grossi blocchi di pietra agli angoli, monumentali e ricchi cornicioni e graziosi ed eleganti capitelli su cui si adagiano archi a sesto romano …”.
Nella visita pastorale del 1683 vi erano censite 3 campane: “una di libbre 3000, una di libbre 1000 e una di libbre 500”. Attualmente il campanile è dotato di 4 campane: una del 1525, donata da Papa Clemente VII in occasione dell’anno santo, una proveniente dalla soppressa Chiesa di S. Sebastiano, un’altra dall’ex Convento di S.Alessandro e l’ultima – la maggiore – di cui sappiamo solo che è stata benedetta con le altre dal Vescovo Suffraganeo di Sabina nel 1930.
Sul campanile c’è anche un orologio “che ha sostituito l’antico, dono della Nobil Donna Giulia Castellani Brancaleoni in Manzoni”.
Secondo la tradizione il campanile aveva originariamente un piano in più, che è stato distrutto da un fulmine. La posizione – elevata ed isolata – unita alla presenza di materiali ferrosi, espone ogni campanile al rischio di fulmini, ma il campanile di Toffia sembra esserne stato particolarmente bersagliato.
In alcune memorie dell’archivio parrocchiale infatti, sono documentati con dovizia di particolari almeno sei fulmini che tra il 1729 e il 1916 si sono abbattuti sul campanile, provocando morti e danni gravissimi. L’episodio più rovinoso è stato quello del 1729, anche perchè “il detto fulmine si riconobbe manifestamente diviso in tre parti”, quello più grave nel 1768 dove morirono due ragazzi che stavano suonando le campane.
La memoria si conclude con “Per rimediare tali disgrazie non vi è altro rimedio che un conduttore, altrimenti un giorno o l’altro va in pericolo chiesa e campanile”. Oggi il campanile è dotato di parafulmine.