Durante il Periodo delle Signorie anche a Montopoli di Sabina sorse un borgo – oggi Via Pietro Oddi – a ridosso dell’abitato.

La nascita dei borghi alle falde di ogni castello, era necessaria sia per ospitare le persone al seguito dei signorotti di campagna che si trasferivano sotto la protezione delle mura, che a difesa della stessa Signoria del Castello, poichè per espugnare il castello bisognava prima espugnare il borgo, anch’esso fortificato (il significato originario del nome, di origine sassone, è proprio quello di luogo fortificato).

Il Borgo di Montopoli

Posizione

Via Pietro Oddi
02034 Montopoli di Sabina (RI)

Orari di apertura

Sempre aperto

Contatti

Tel.
Mail:

Durante il Periodo delle Signorie anche a Montopoli di Sabina sorse un borgo – oggi Via Pietro Oddi, a ridosso dell’abitato.

La nascita dei borghi alle falde di ogni castello, era necessaria sia per ospitare le persone al seguito dei signorotti di campagna che si trasferivano sotto la protezione delle mura, che a difesa della stessa Signoria del Castello, poichè per espugnare il castello bisognava prima espugnare il borgo, anch’esso fortificato (il significato originario del nome, di origine sassone, è proprio quello di luogo fortificato).

Il Borgo di Montopoli era prevalentemente abitato da servi della gleba, che risiedevano in casette basse con tetto a capanna, ubicate sul lato sinistro, mentre a destra – nelle grotte sotto il castello (alcune profondissime) – c’erano le botteghe artigiane.

Dal borgo una strategica scaletta privata conduceva, attraverso una porticina chiamata Porta Spinella, al Palazzo della Signoria che dal borgo appare in tutta la sua maestosità.

CURIOSITA'

Passeggiando per il centro storico!

Il centro storico di Montopoli di Sabina offre un suggestivo itinerario che parte dalla cinquecentesca Porta Maggiore, l’ingresso principale del paese. Continuando sulla destra, si arriva alla Piazza Comunale, che ospita il Municipio e un’antica fontana del 1875, costruita con i fondi ricavati dai beni confiscati alla Chiesa. Questa fontana, realizzata per abbellire la piazza, venne originariamente alimentata dall’acqua delle sorgenti del Monte Tancia.

Lungo il percorso, salendo per le vie del centro, si trovano murales dedicati alla pace e all’olivicoltura, che celebrano la principale attività agricola del paese. Si giunge poi al quattrocentesco Palazzo del Capitano del Popolo, oggi sede della scuola secondaria di primo grado.

Proseguendo si arriva al belvedere, un terrazzo che regala una splendida vista sui monti circostanti e sui paesi vicini. Accanto si trovano edifici di uso militare, come la Casa di Comando del Capitano e le Casermette per le milizie, sorvegliate dalla Torre Ugonesca, antica struttura di controllo e difesa.

Dirigendosi a sinistra attraverso un vicolo stretto e suggestivo, si raggiunge Campo di Fiori, un tempo terreno incolto all’interno del castello e sede del tribunale dell’Abate di Farfa, dove venivano celebrati i processi. Qui sorge una casetta che fungeva da deposito degli atti giuridici, accanto alla casa del poeta Pietro Oddi, ricordato con una targa marmorea.

Uscendo da Campo di Fiori, si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo, il cui campanile trecentesco è decorato da bifore gotiche e ospita le storiche campane Marta e Maria. Ritornando verso Porta Maggiore, è possibile accedere all’antico borgo, dove un tempo abitavano i servi della gleba in semplici casette, mentre sotto il castello si trovavano le botteghe artigiane, ricavate nelle grotte.

Video